Lo studio Mastercard  descrive e racconta le abitudini del Connected Consumer italiano del 2018


 


La metà degli italiani (47%) sceglie lo smartphone come strumento per i propri acquisti quotidiani, ben sopra la media europea (33%)


Per un terzo degli italiani innovazioni e strumenti tecnologici sono fondamentali; 6 italiani su 10 ritengono che sia importante essere “always on”, sempre connessi


Roma come Milano: boom dell’utilizzo dei dispositivi mobile. I milanesi usano i device per scattare foto e girare video (75%) mentre i romani lo scelgono per comunicare con gli amici via social media (76%)


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Milano, 9 gennaio 2019 - Le tecnologie innovative sono diventate un elemento chiave della vita quotidiana degli italiani, cambiando il loro modo di vivere, in linea con i principali paesi occidentali ed europei. Questo lo si denota soprattutto se abitudini e scelte dei nostri connazionali vengono messe a confronto con l’andamento generale europeo. La ricerca Connected Consumer di Mastercard, condotta da GFK Italia, evidenzia l’approccio dei consumatori italiani e continentali ai pagamenti digitali e, più in generale, verso le tecnologie e l’innovazione nella vita di tutti i giorni.

 

Gli italiani primi in Europa per gli acquisti via smartphone

Gli italiani si dimostrano tra i più propensi ad usare lo smartphone per i propri acquisti: quasi la metà (47%) preferisce lo smartphone come strumento per i propri acquisti quotidiani superando le media dei cittadini europei (il cui dato si ferma al 33%). Analizzando le modalità di utilizzo dei device, il 38% degli italiani – 33% degli europei - lo usa per acquistare beni di consumo, tra cui biglietti e servizi, vivendo la propria quotidianità in modo sempre più smart. Inoltre, quasi la metà degli italiani (47%) ritiene i pagamenti via mobile siano la soluzione più semplice, con una media europea del 31%. Il 53% la ritiene la soluzione più veloce (vs. 35% per l’Europa) e la sfrutta anche per ottimizzare le proprie spese, cercando la migliore offerta (51% dato italiano e 39% dato europeo).

Saranno proprio i pagamenti via mobile ad avere, nei prossimi anni, a rivoluzionare la nostra quotidianità. Lo studio evidenzia come il 60% degli italiani li consideri come la soluzione che impatterà in modo significativo la loro esperienza e-commerce, seguiti dalle tecnologie per la smart home (41%) e dai wearable device (30%). Il dato italiano è pressoché allineato con quello europeo sull’uso dello smartphone per effettuare transazioni bancarie, pagamenti di bollette, trasferimenti di denaro: a livello continentale si arriva al 29%, a livello nazionale al 28%. Infine, il 14% degli italiani sceglie di finalizzare un pagamento nel negozio fisico via mobile (11% Europa)[1].

I dati della ricerca Connected Consumer che presentiamo offrono una fotografia chiara del consumatore connesso italiano: propenso alle innovazioni e soddisfatto delle nuove user experience per quotidianità e tempo libero” afferma Michele Centemero, Country Manager Mastercard ItaliaLa ricerca ha inoltre rivelato un trend molto positivo, testimonianza di come le nuove soluzioni all’avanguardia siano ben accettate nel nostro Paese, perché rendono più smart la vita dei consumatori, non solo nei pagamenti ma anche nel modo di usufruire dei trasporti e dei servizi, nelle aree metropolitane”.

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I consumatori italiani del 2018 hanno fiducia nella tecnologia


Le tecnologie innovative messe a disposizione dei consumatori italiani sono ben recepite ed apprezzate, e il trend mostra dei dati più che positivi e in costante crescita. Il 34% degli italiani intervistati ritiene infatti che l’innovazione sia utile per cercare soluzioni adatte alle esigenze del quotidiano (dato simile a quello dei cittadini europei, che si attesta al 32%). Secondo quanto emerge dall’indagine, l’innovazione è sinonimo di semplificazione per il 31% sia degli italiani che degli europei e di velocizzazione (27% per i nostri connazionali vs 34% dei continentali). Molti consumatori ritengono che la tecnologia possa essere d’aiuto anche per migliorare il proprio benessere fisico e non solo (secondo il 29% degli europei e il 24% degli intervistati italiani), poiché l’utilizzo di prodotti tecnologici ha sicuramente portato importanti benefici sul nostro tempo (per il 53% dei nostri connazionali infatti contribuisce a non sprecarne, dato che si attesta al 51% per gli europei) e sul nostro livello di stress, che diminuisce grazie al loro utilizzo (45% Italia vs. 40% Europa).


La ricerca di sussidi e aiuti che semplifichino le azioni del quotidiano sono sempre più apprezzate, lo affermano circa 7 italiani su 10 (70% vs 67% europei). E questa necessità di semplificazione si associa al desiderio di avere più tempo a disposizione per sé stessi che soldi (45% vs 43%), soldi che investirebbero volentieri nell’acquisto di prodotti che rendano meno complicata la vita (lo afferma il 56% degli italiani e il 57% dei continentali)[2].


 

I trend Italia vs Europa sulla tecnologia mobile

Secondo la ricerca il 53% degli intervistati in Italia e il 42% in Europa ha utilizzato il proprio device mobile per cercare informazioni su eventi sportivi, concerti e cinema, dati che salgono vertiginosamente su entrambi gli scenari per quanto riguarda l’utilizzo di mappe (tre quarti dei nostri connazionali e il 59% dei continentali). La ricerca segnala inoltre che il trend degli italiani di essere sempre connessi, come dominante, in Italia (il 60% afferma che è importante essere sempre online e “rintracciabili”) e in Europa (50%).

 

In Italia come nel mondo l’impatto tecnologico è sempre più determinante

La ricerca Connected Consumer mette infine a confronto i dati italiani con un media dei principali mercati globali (Brasile, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud). Se si prende in considerazione quello che accade anche fuori dai confini europei, è più che evidente che l’impatto della tecnologia sulle nostre vite è sempre più influente e “fondamentale”. I pagamenti via mobile, secondo il 60% degli italiani e il 55% degli intervistati a livello mondiale, avranno un determinante impatto sul nostro futuro. Succederà anche con la tecnologia che rende più smart le nostre abitazioni (41% Italia vs 50% global), con i wearable device (30% Italia vs 35% mondo), con la stampa 3D (che per noi italiani ha una minore influenza rispetto al dato globale, 30% vs 41%) e con la guida autonoma (dato nazionale al 28% e mondiale al 33%)[3].

 

Roma come Milano sulle abitudini tecnologiche e sui pagamenti smart

Addentrandosi nel dato relativo alla sola Italia, secondo lo studio Mastercard, si nota come le due principali metropoli, Milano e Roma, stiano convergendo rispetto ai trend tecnologici. I milanesi sono i consumatori più tecnologici d’Italia e i più connessi, leggermente sopra i romani: il 26% di loro ha dichiarato che le nuove tecnologie sono indispensabili nella quotidianità, contro il 20% dei romani. Le due città sono molto simili su tanti topic riguardanti l’approccio alle nuove tecnologie: il 74% dei meneghini utilizza lo smartphone per cercare informazioni, contro il 72% dei cittadini romani (contro una media nazionale del 61%).

Milano e Roma si stanno rivelando all’avanguardia negli ultimi anni, a dimostrazione del fatto che l’accoglienza delle innovazioni tecnologiche da parte dei nostri connazionali è sempre più forte, nell’ottica di una semplificazione del quotidiano che ormai è sotto gli occhi e alla portata di tutti.” conclude Michele Centemero.

 

I principali trend Milano vs Roma

Le priorità di utilizzo dello smartphone variano tra le due città: se a Milano è il device più utilizzato per scattare foto e girare video (75%), a Roma il 76% lo sceglie per comunicare con gli amici. Le differenze si notano anche su altre attività: a Milano la comunicazione con gli amici si attesta sul 70%, seguito poi dal visualizzare e-mail (60%) e pagine social (56%), utilizzare le mappe (56%), accedere a servizi bancari (30%) e leggere le notizie (30%). A Roma, invece, lo smartphone si usa principalmente per consultare i social network (67%), inviare e leggere la propria posta elettronica (62%), immortalare un’immagine (60%), consultare le mappe (44%), home banking (32%) e leggere news online (24%).

È evidente che l’uso di supporti tecnologici porti dei benefici nella quotidianità: il 61% dei romani afferma che è disposto a pagare di più prodotti che rendono la vita più semplice, dato leggermente superiore a quello milanese (59%), contro una media italiana del 53%. Questo nonostante alcuni affermino di riscontrare ancora qualche difficoltà nell’utilizzo delle nuove tecnologie (24% milanesi vs 20% romani).

Milanesi e romani scelgono sempre più di frequente di utilizzare le piattaforme online anche per i propri acquisti, con percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale. Comprano principalmente i biglietti del treno o dell’aereo (25% Milano vs 19% Roma vs 13% Italia), vacanze (17% per Milano contro il 12% di Roma e una media nazionale del 11%) o prenotano un albergo (15% per i milanesi vs il 13% dei capitolini e il 9% dell’Italia).

 

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Mastercard Studio Connected Consumer

La ricerca Connected Consumer di Mastercard, condotta con GFK Italia, ha analizzato le abitudini e le attitudini dei consumatori italiani verso gli strumenti più innovativi e l’utilizzo delle tecnologie per migliorare l’esperienza per la vita di tutti i giorni, non solo gli acquisti. Lo studio, realizzato a fine 2018, si basa sull’analisi realizzata da GFK Italia sui report GFK Futurebuy, GFK Consumer Life e GFK Smarthome.

 

Mastercard
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Ludovica Marchese, ludovica.marchese@omnicomprgroup.com

 

[1] Ricerca GFK Futurebuy: Italia vs Europa (Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Romania, Russia, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna) – basata su metodologia CAWI e rappresentativa degli internet user

[2] Ricerca GFK Consumer Life (paesi: Francia, Spagna, Belgio, Olanda e Italia) – basata su metodologia CAWI e rappresentativa degli internet user

[3] Ricerca Smarthome (paesi: Brasile, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud).
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Giuliana Abbate, Communications Italy and Western Europe