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Quando ha messo al sicuro il pallone dopo la Finale di Coppa del Mondo del 2002
“Mancavano solo pochi secondi al termine dell’incontro, il risultato era ormai deciso e cominciai a pensare di fare in modo che il pallone non sparisse. In un modo o nell’altro dovevo prenderlo! Così cominciai ad avvicinarmi al giocatore del Brasile che ne era in possesso in quel momento e, rivolgendomi a lui in spagnolo, dato che non conosco il portoghese, gli chiesi di passarmi la palla. Forse per l’eccitazione del momento, lui non capì e così cominciammo a darci una strana caccia a tempo ormai scaduto. Chi capisce un po’ di arbitraggio l’avrà certamente notato, ma poi, approfittando di un fallo commesso da un
giocatore tedesco, riuscii ad avvicinarmi al
pallone e, dopo averlo preso, fischiai la fine
dell’incontro. Per tutto il dopopartita, anche
durante la premiazione, la palla rimase in mano
mia perché c’era davvero il rischio
che potesse sparire”.
 

I commenti di Collina sull'atmosfera dell'incontro Giappone-Turchia di Coppa del Mondo del 2002
“Dopo due ore di tifo assordante (e di pioggia incessante) dei 40.000 tifosi giapponesi, ci furono dieci secondi di silenzio assoluto e totale. La loro squadra (il Giappone) aveva perso e il loro Mondiale era finito. Quei dieci secondi mi sembrarono un’eternità. Ora capisco cosa si intende con l’espressione “silenzio assordante”. Poi il pubblico scoppiò in un lungo e commovente applauso. Il sogno della nazionale giapponese era finito, ma con quell’applauso i tifosi volevano dimostrare la loro gratitudine per un risultato che ritenevano comunque straordinario. Fu un momento magico, un’emozione che raramente avevo provato prima”.